Ecco perché vorrei essere più gentile del necessario

Certi incontri cambiano la vita. Un giorno ho incontrato questa frase:

Sii più gentile del necessario,
perché qualunque persona incontri
sta combattendo la sua battaglia.

E allora ho chiedermi il motivo profondo per cui quella frase mi attirava così tanto.

Innanzitutto ho pensato: la gentilezza fa piacere a tutti. Nessuno escluso. Fa piacere a tutti sentirci trattati da persone.

Gesù l’ha espresso così:

Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.

Gesù

E non è un caso che questa cosiddetta Regola d’Oro sia presente in tutte le tradizioni religiose.

Ma quella frase dice qualcosa di più. Dice che la gentilezza fa piacere ad ognuno di noi, perché ognuno di noi sta combattendo una battaglia.

Non è bello essere in battaglia. Chi è in guerra non ha mai un momento di pace e di tranquillità.

Il soldato in guerra ha sempre in mano un’arma, è sempre in allerta, la paura di essere attaccato e colpito lo tiene sempre in tensione.

Ognuno di noi sta combattendo una battaglia.

È vero. È verissimo.

Per alcuni è la propria salute.

Per altri è quella dei propri famigliari.

Per molti è il lavoro: qualcuno combatte per tenerselo stretto, qualcuno per trovarlo. Per qualcuno la battaglia è stata così dura e sfiacante, che ha deposto le armi e non lotta neppure più.

Per tanti, giovani o meno, la battaglia è con se stessi. Non riescono a fare a patti con l’immagine di sé, con la propria persona, non hanno autostima, e quindi hanno sempre bisogno di dimostrare qualcosa agli altri e soprattutto a se stessi, e se l’abbiamo vissuto o lo stiamo vivendo, sappiamo bene quanto questa battaglia sia sfiancante.

E poi tutti abbiamo bisogno di amore, e a volte anche questo ci porta a lottare e a combattere.

Le relazioni stesse, spesso sono un campo di battaglia intensissimo.

E poi tante altre battaglie: la crescita, la gestione degli affetti, delle amicizie, la famiglia da mantenere…,

Qual è la battaglia che tu stai vivendo?

C’è una cosa per cui appena sveglio la prima cosa che fai è imbracciare un’arma per non essere sopraffatto in questa battaglia?

Ecco perché dobbiamo essere più gentili.

Perché se le persone che incontriamo stanno combattendo una battaglia, e per questo hanno sempre con sé un’arma accanto, la gentilezza con la quale li accosteremo, gli permetterà finalmente di pensare:

“Questa persona mi sta trattando bene, è gentile… e quindi non sta combattendo con me. Finalmente posso appoggiare fucile e coltello, posso stare tranquillo, posso finalmente riposarmi e stare a mio agio”.

Guardate questa immagine:

È un pesce rosso nella sua boccia d’acqua, che indossa sulla schiena una pinna da pescecane.

Quando vedi una persona che si comporta da pescecane, prova a pensare che forse è soltanto un pesce rosso che indossa una pinna.

E forse sarà proprio il tuo gesto di gentilezza che gli permetterà finalmente di togliersi quella pinna da pescecane dalla schiena, per poter finalmente vivere anche lui nella gentilezza.

Abbiamo tutti bisogno di gentilezza. Tutti. Nessuno escluso.

Non possiamo sempre sapere quale battaglia sta combattendo la persona davanti a noi, ma tutti ne stiamo combattendo una.

Ecco perché dovremmo essere più gentili, sempre, comunque.
Perché è quello che ognuno di noi desidera.
Perché è quello di cui ognuno di noi ha bisogno.

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