Come chiedere scusa in modo efficace: 5 ingredienti necessari – #3

#1 – Chiedere scusa: perché è così difficile ed importante
#2 – 4 modi inefficaci di chiedere scusa
#3 – Come chiedere scusa in modo efficace: 5 ingredienti fondamentali


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Saper chiedere scusa è importante, e siamo tutti abbastanza convinti che sia una delle cose che nella vita bisogna saper fare; prova ne è ad ogni bambino viene insegnato, e a volte anche richiesto con decisione, che in certi momenti è giusto farlo.

Il vero motivo per cui è giusto scusarsi

Ma il punto è: perché ci scusiamo?
Ci scusiamo perché ci sentiamo in colpa? O perché pensiamo che l’altro se lo aspetti?
Oppure lo facciamo perché ci siamo accorti di avere in qualche modo fatto del male ad una persona, le abbiamo causato un disagio, l’abbiamo fatta stare male?

È quello il vero motivo per cui è importante scusarsi; se poi questo porterà anche ad un sollievo personale e ad un allentarsi del senso di colpa, beh, a quel punto ben venga anche questo 🙂

Il punto centrale quindi è questo: noi chiediamo scusa perché siamo focalizzati sulle emozioni e sui bisogni dell’altro, prima che sui nostri.

L’importanza della pazienza

Ma chiedere scusa è come fare una torta: non basta voler fare una torta, e una torta buonissima, per riuscire a farla. Non basta l’intenzione! Occorrono tutti gli ingredienti, e gli ingredienti giusti.

Ed occorre anche tanta, tanta pazienza.
Forse la stessa pazienza del Kintsukuroi: è l’arte giapponese di riparare oggetti di ceramica con oro o argento liquidi.

Ecco, le nostre relazioni a volte sono come dei vasi di ceramica, che buttiamo per terra, o sui quali lanciamo un sasso: una parola, un atteggiamento, un qualcosa che fa male, e in qualche modo rompe o incrina il rapporto.

L’arte di chiedere scusa, richiede la pazienza di prendere i singoli pezzi e di rimetterli insieme con oro e argento liquido, con quella cosa così preziosa che è la nostra richiesta di scuse.

Ecco quindi i cinque ingredienti fondamentali, il metallo prezioso che può riparare la relazione rotta o scheggiata; se ci saranno tutti questi ingredienti, sicuramente saremo riusciti a chiedere scusa in modo efficace.

In realtà, in quella cosa complicata e straintricata che sono i rapporti umani, l’efficacia non è mai garantita, perché non dipende soltanto da noi; dipende anche da 1.000 altri fattori: da come l’altro sta in generale, da come si è sentito quando è successa quella cosa, da tutta una serie di pensieri che magari quella cosa ha risvegliato dentro di sé. Quindi non è detto che anche le scuse perfette siano efficaci; a maggior ragione, è sempre meglio perlomeno provarci, a scusarsi nel modo migliore.

I 5 ingredienti necessari per chiedere scusa in modo efficace

Queste idee le ho prese da un articolo di Guy Winch, psicoterapeuta autore di questo splendido libro che vi consiglio assolutamente, Pronto Intervento Emozioni, un libro che si propone di insegnare alcune semplici ed efficaci strategie da mettere in pratica per affrontare con serenità le difficoltà della vita.

Nell’articolo Guy Winch fa questo esempio.

Hai avuto una giornata difficile al lavoro, sei stanco e di pessimo umore; torni a casa tardi e non te la sente proprio di andare alla festa di compleanno di un tuo carissimo amico.
Anche perché, essendo così girato di traverso, sei convinto che se ci andassi la tua presenza sarebbe un disastro per tutti; e così mangi qualcosa di corsa e te ne vai a letto esausto.

La mattina dopo ti svegli e ti senti parecchio in colpa, anche perché realizzi che non hai neppure avvisato il tuo amico!

A questo punto, cosa dovresti fare per riparare il vaso rotto? Ecco finalmente i cinque ingredienti.

1 – Una chiara dichiarazione di dispiacere: “mi dispiace per quello che è avvenuto”. Occorre far capire che siamo consapevoli di aver fatto del male, e ce ne dispiace. In questo primo passo, l’attenzione è su di noi; ma questo primo passo è necessario per far capire che ciò che è accaduto ha avuto una risonanza dentro di noi, non ci è scivolato addosso, ma ci ha toccato dentro.

Franco, sono incredibilmente dispiaciuto per ieri sera, per quello che ho fatto.

2 – Esprimere dispiacere per ciò che è effettivamente accaduto. Il dispiacere è relativo a qualcosa di concreto che è accaduto. Qui l’attenzione è su ciò che è accaduto: è bene esplicitare con chiarezza il motivo per cui si è dispiaciuti, per far capire all’altro qual è la cosa di cui siamo effettivamente dispiaciuti, per far capire all’altro che sia consapevoli di ciò che è accaduto.

Franco, sono incredibilmente dispiaciuto per ciò che è accaduto ieri sera, per il fatto che non sono venuto alla tua festa di compleanno.

3 – Riconoscere il motivo per cui ciò che è accaduto è una cosa grave, una cosa che ha importanza, perché ha violato delle norme sociali oppure delle aspettative interpersonali. In questo terzo passo l’attenzione è sulla consapevolezza del perché ciò che è accaduto è grave.

Ieri sul lavoro ho avuto una giornata terribile, ero di pessimo umore; appena arrivato a casa ho mangiato un boccone e mi sono subito buttato a letto. Ma non è certo un buon motivo per non presentarsi, e sopratutto per non averti neppure avvisato per dirti che non sarei venuto.

Tra parentesi: se si mettono in campo dei motivi per cui quella cosa è successa, occorre stare molto attenti a non farle apparire come scusanti.

4 – Esprimere comprensione esplicita di come l’altro si può essere sentito, dell’impatto che le nostre azioni possono aver avuto sull’altra persona. Qui l’attenzione è tutta rivolta all’altra persona, e questo è sicuramente l’ingrediente più importante e necessario; è fondamentale perché mette al centro l’altro e i suoi sentimenti, lo fa sentire capito, gli fa sentire che stai esprimendo comprensione ed empatia nei suoi confronti.

Oltre ad essere l’ingrediente più importante, forse questo è quello che più spesso viene omesso.
È importante perché l’altra persona, perché possa perdonarci veramente, ha bisogno di sentirsi come se noi avessimo ben chiare tutte le implicazioni di ciò che le nostre azioni hanno avuto su di lei.

Non è semplicissimo, ma non è impossibile. E qui Guy Winch è fantastico, riporto per intero il testo originale, sentite con quale efficacia riesce ad esprimere empatia nel modo più pieno possibile.

Posso solo immaginare come tu ti sia sentito ferito, deluso ed arrabbiato quando hai capito che non sarei più venuto. So quanto ti sei impegnato nella preparazione della festa. Chissà quante volte ti sei chiesto dov’ero e se mi sarei più presentato.
Sicuramente anche gli altri ti hanno chiesto dove ero e come mai non c’ero: mi spiace moltissimo di averti messo in una posizione così imbarazzante.
Spero che tu non fossi preoccupato per me e che comunque ti sia goduto la festa, ma mi sento malissimo nel pensare che il mio comportamento egoistico abbia potuto rovinarti l’umore, la festa e magari anche la notte.
Mi dispiace molto di non essere stato lì con te, come avrebbe dovuto fare un vero amico, e di non essere stato al tuo fianco per festeggiare il tuo compleanno.

Spero abbiate colto tutte le sfumature con le quali in questo modo potete aver mostrato all’altro di esservi veramente messi nei suoi panni.

5 – Infine, una richiesta di perdono. Qui l’attenzione è rivolta al rapporto: se chiediamo di essere perdonati è perché ci teniamo al rapporto e desiderio ricuperare l’errore, sperando che esso non sia di ostacolo al ristabilimento della relazione che c’era prima di aver commesso l’errore.

Bisogna chiedere perdono riconoscendo all’altro la libertà, e il tempo, di accettare le nostre scuse. Il tempo! Quanto è importante non pretendere subito di essere perdonati. Non pretendere di essere perdonati subito, in fondo è anch’esso un grande segno di comprensione dell’altro e del dolore che può aver vissuto.

So che potrebbe volerci un po’, ma spero soltanto che tu possa perdonarmi.

All’inizio potrebbe sembrare quasi innaturale pensare di formulare le nostre scuse in modo così completo ed elaborato.
In tutte le cose, ci vuole tempo, prima per capire, poi per fare pratica, fino a riuscire a fare le cose in modo naturale.

Scusarsi in questo modo, aiuterà a far capire all’altro quanto teniamo a lui e alla relazione con lui; ad assumerci le nostre responsabilità; ad alleviare i nostri sensi di colpa; e la speranza è che potrà aiutare a ricostruire quei vasi così preziosi che sono i nostri rapporti con gli altri.

So benissimo di non aver detto tutto, e che ci sono 1.000 altri fattori da tenere presenti. Se volete, aggiungeteli nei commenti, condividete il video se vi è piaciuto… e soprattutto, se credete che sia il caso, provate a mettere in pratica fin da subito questi piccoli ma importanti accorgimenti.

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