SUOCERA contro GENERO: la storia di Maria e Luca

Quel giorno che è venuta a parlarmi Maria era molto triste ed abbattuta:

Don, ho un problema: ho un rapporto molto difficile con Luca, mio genero. Io ci ho provato, ci provo da sempre, ma il rapporto con lui non va molto bene. Quando ci vediamo, c’è sempre un po’ di imbarazzo. È un bravo ragazzo, è un gran lavoratore, vuole bene a mia figlia e ai loro figli, però… ci sono alcune cose di lui che non mi piacciono, alcuni atteggiamenti, alcuni ragionamenti che fa che mi mettono proprio a disagio. Sono arrivata al punto di cercare di evitarlo, oppure, quando fa quei discorsi, cerco sempre di stare zitta per amore della famiglia e faccio finta di niente.

Maria

Sono convinto che se chiedessi a suo genero, mi racconterebbe cose simili. Magari con parole diverse, esprimerebbe comunque le stesse sensazioni, le stesse difficoltà.

I nostri rapporti personali sono un intreccio molto difficile da districare e da comprendere in profondità. Spesso è impossibile trovare a volte un vero motivo che ha scatenato alcuni problemi, un fattore decisivo, chiarito il quale si appianerebbe il tutto. E spesso è impossibile capire chi sia stato a far nascere il problema.

Siamo abituati a pensare alle relazioni con ad un linea retta, in cui ci sono i comportamenti dell’uno che causano i comportamenti dell’altro, ma forse l’immagine più corretta è un cerchio, un circolo in cui è difficile, se non impossibile, capire dove inizia e dove finisce.

Consapevole di questo, ho provato a dire così a Maria:

Senta un po’ Maria: mi dica tre buone qualità di suo genero, o se ha difficoltà ad arrivare a tre, aggiunga uno o due episodi in cui lei ha proprio apprezzato quello che suo genero ha fatto.

don Giovanni

Maria è rimasta un po’ in silenzio, pensierosa, forse spiazzata dalla mia domanda. Ci ha messo un po’, ma qualcosa ha trovato:

Beh, sicuramente è un gran lavoratore e quando sta con i suoi figli si immerge completamente in quello che sta facendo e presta loro una grande attenzione. E poi quella volta mio marito è dovuto andare al Pronto Soccorso per quel piccolo incidente domestico; mia figlia doveva tenere i bambini, e allora lui ha subito preso permesso sul lavoro, è venuto in ospedale, è rimasto con noi fino alla fine e a notte fonda ci ha riportato a casa.

Maria

Ora, se anche tu hai qualche problema con tuo genero, o con tua nuora, o anche con altre persone, sono convinto che anche tu come Maria possa riuscire a trovare almeno tre qualità o qualche episodio in cui hai apprezzato il suo comportamento.

A quel punto, ho fatto un’altra domanda a Maria, ed ecco la risposta:

– “Maria, ha mai detto queste cose a Luca?”

– “Beh… ora che mi ci fa pensare… no…”

Ecco, il punto è proprio questo. Succede molto spesso di avere qualche difficoltà relazionale, e se si tratta di una persona molto vicina a noi, queste difficoltà sono una spina nel fianco molto forte, sono una ferita sempre aperta.

È anche vero che, come Maria, ognuno di noi, seppure con un po’ di fatica, può riuscire a trovare qualcosa che apprezza in lui.

Ma proprio perché ci sono difficoltà a monte, può diventare difficile riuscire ad esprimere ciò che di bello si pensa nei suoi confronti.

Ho spiegato a Maria il motivo per cui penso che sia così importante decidere di farlo.

Non tanto per dare un contentino, o per dare un esempio di buona volontà, quanto per introdurre qualcosa di nuovo in quel circolo comunicativo un po’ arrugginito e sempre uguale a se stesso.

Se Maria riuscirà a dire a Luca ciò che pensa di lui, sono straconvintissimo che Luca ne sarà sorpreso, felice, meravigliato.E forse penserà:

Accidenti, e io che pensavo che mia suocera proprio non mi sopportasse e non avesse nessuna stima nei miei confronti!

Luca visibilmente stupito dopo l’outing della suocera 😉

Esprimendo quei pensieri, Maria riuscirà a rompere lo schema comunicativo che da anni si è instaurato con suo genero, riuscirà ad introdurre un elemento di novità che potrà essere l’inizio di qualcosa di nuovo.

E se Luca percepirà la stima di Maria, non credete che anche lui riuscirà ad accostarsi a lei con tutto un altro spirito e un’altra tranquillità?

Magari Luca viveva il suo rapporto con la convinzione di non essere mai riuscito a dimostrare a sua suocera il suo valore, e così quelle parole potranno finalmente tranquillizzarlo e dargli serenità.

Quindi, a quel punto cosa accadrà? Una specie di miracolo? Del tipo:

Maria e Luca si guarderanno con intensità, i loro occhi si inumidiranno, si abbracceranno, e con lieve e lento movimento di zoom l’inquadratura si allargherà mentre intorno a loro gli altri membri della famiglia sorrideranno tenendosi per mano; in sottofondo crescendo di musica emotiva, e l’immancabile scritta THE END.

Probabilmente niente di tutto questo. Più che un lieto fine, credo che potrà essere un nuovo inizio di una relazione diversa.

«Se facciamo sempre le stesse cose, avremo sempre gli stessi risultati. Se vogliamo risultati diversi, dobbiamo iniziare a fare cose diverse.»

Un saggio che ne sapeva tante

Se almeno in parte ti sei ritrovato in questo racconto, prova anche a tu a fare come Maria: pensa tre cose belle di quella persona e trova il modo di dirgliele.

Rimarrai sorpreso di come una buona parola espressa con serenità, sia meglio di 1.000 pensieri negativi tenuti chiusi nella propria testa.

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